Temperatura ideale in casa oltre i 20 gradi: ecco come scegliere il comfort giusto senza sprechi

Nelle case italiane, ogni inverno si presenta una sfida che sembra banale, ma in realtà non lo è affatto: capire qual è la temperatura giusta da impostare per il riscaldamento. Negli ultimi tempi, il dibattito si è acceso attorno a quanto dovrebbe stare la casa, con numeri che vanno dai 19 ai 20 gradi. Ma quel +1, strano a dirsi, non sempre vuol dire più comfort. Chi ha a che fare ogni giorno con i termosifoni sa che il vero problema è trovare un punto d’equilibrio: un ambiente accogliente senza esagerare con i costi dell’energia. Il motivo? La temperatura ideale non dipende solo da un numero fisso, ma da tante variabili – personali e ambientali – che spesso si sottovalutano.

Basta guardare al “uomo medio”, modello standard usato come riferimento: rappresenta genericamente un adulto maschio di circa 40 anni che pesa intorno ai 70 chili. Peccato che questa figura – un po’ astratta – non racconti la vera diversità di chi abita le case italiane. Donne, anziani, bambini: ognuno con bisogni ben diversi quando si parla di riscaldamento. Chi usa l’impianto sa bene che la temperatura che funziona per uno può sembrare fredda o troppo calda per un altro. E poi c’è un altro aspetto, non proprio da sottovalutare: l’isolamento degli edifici, che cambia da città a città. In contesti urbani diversi – ad esempio dalle parti di Milano – la coibentazione può fare la differenza, complicando ancora di più il trovare un “parametro fisso”.

Perché il modello standard non copre tutte le esigenze

I dati usati comunemente per definire la temperatura consigliata si basano su valori generici, che lasciano fuori qualche dettaglio importante. Il cosiddetto “uomo standard” non tiene conto di chi ha un metabolismo più lento o più rapido, o di chi conduce una vita più sedentaria rispetto a persone più attive. È frequente – e qui c’è un punto interessante – che una donna debba alzare il termostato di qualche grado rispetto a un uomo per sentirsi a proprio agio: dettaglio spesso sottovalutato. Il disagio termico non è solo “questione di sentire”, ma può toccare il benessere fisico, con effetti tangibili.

Temperatura ideale in casa oltre i 20 gradi: ecco come scegliere il comfort giusto senza sprechi
Temperatura ideale in casa oltre i 20 gradi: ecco come scegliere il comfort giusto senza sprechi – hotelhp.it

E poi, l’attività fisica gioca un ruolo non da poco. Chi si muove molto o ha un metabolismo “veloce” produce più calore interno e tende a preferire ambienti più freschi. Al contrario, chi passa tante ore seduto spesso prova più freddo e chiede – diciamo così – un clima più caldo in casa. Gli immobili, tra l’altro, complicano un po’ le cose: le case vecchie, male isolate o in zone dal clima più rigido, hanno bisogno di regole diverse rispetto agli appartamenti moderni e ben coibentati. Nelle regioni del Nord Italia, ad esempio, il freddo spinge a cercare soluzioni più attente per il riscaldamento, influenzando il comfort abitativo.

Adattare la temperatura al proprio stile di vita e alla casa

Trovare la temperatura più adatta in casa? Non si risolve con un numero fisso sul termostato, no. Cambiano tante cose: i ritmi personali, le stanze dove si sta più o meno, la tipologia dell’edificio. In soggiorno o cucina – dove si è spesso attivi – serve meno calore; al contrario, bagno e camere da letto hanno bisogno di un clima più tiepido, per aiutare a rilassarsi e riposare meglio. Questo “gioco” di differenze è pure un buon modo per risparmiare energia, senza dover rinunciare al proprio comfort.

Ma non solo: le caratteristiche personali contano parecchio. L’età, la composizione corporea, il livello di movimento quotidiano influenzano molto come si percepisce il freddo o il caldo. In presenza di bambini piccoli o di anziani – due fasce delicate – mantenere un ambiente più caldo aiuta a evitare disturbi stagionali o altri problemi di salute. Monitorare costantemente il comfort e modificare di conseguenza l’impostazione del riscaldamento sono pratiche che molti – invece – lasciano perdere, e invece sono quelle che trovano un giusto equilibrio tra benessere e spese.

Insomma: non esiste una temperatura ideale uguale per tutti. Il vero segreto sta nell’adattare il clima domestico a chi ci vive e a com’è fatta la casa. Questa consapevolezza sta lentamente prendendo piede anche da noi, dove il clima regionale cambia parecchio e le tipologie di abitazioni sono tra le più varie. Così si impara a prestare più attenzione, sia al proprio benessere sia a come si spende energia.

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